destionegiorno
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Sono nato a Locri (RC) il 23 settembre 1957 nella casa del Gelsomino, nel quartiere della Ficandianara tra il mare e gli aranceti della costa ionica. Ho vissuto fino al 1970 a Santa Caterina dello Ionio (CZ) in mezzo alle Serre calabresi e mi addormentavo con la luce del faro di Punta Stilo. A ... (continua)
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Giuseppe Monteleone
Le sue 44 poesie in Ribellione
Anche mio padre era un bambino felice
durante il fascismo lavorava di spago lesina e pece
nei momenti liberi si trasformava
in piccolo balilla e poi avanguardista
sparava con un fucilino di legno
con le mani simulava il mitico M91.
I treni
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Scopri la fragilità della vita
quando apri e riempi il cassetto
delle medicine salvavita
è una verità conosciuta e già vista
siccome non abbiamo altre possibilità
bisogna perseverare e credere nella Scienza.
I vaccini salvano la vita a
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Meritavate di più
non siete militi ignoti
della guerra del duce
una lapide piccolina
con la vernice nera
a volte sbiadita
spesso mancante
dentro l’incisione di un bravo artista
poi la dimenticanza.
È già tanto...
le ceneri riportate
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Potrei tacere ma non riesco
da bambino uscivo con la fionda
mi nascondevo su un alto pesco
lanciavo da lassù una forte
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E quando lo decidi?
Dopo che l’ho fatto io?
IL GESTO
O dopo di me.
Mi sdraio prima
Mi giro di spalle
Faccio le giravolte
Il segno del cucchiaio
Per i goal mancati
Faccio anche le corna
Quando l’arbitro non vede.
Ho le ginocchia
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Le donne che studiano
le ragazze che si istruiscono
nell’occidente civilizzato
una normalità da anni.
Nell’Africa del Maghreb
nell’Africa più nera
nell’Oriente afgano
senza essere boko arama
l’istruzione occidentale è proibita.
È il book che
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| Ho parlato a una capra mòchena
Era in compagnia sul prato, libera.
Sazia d’erba e di affetto,
piena del sole delle Alpi trentine.
Quell’uguale belato era un belato
di dolore. Perché, perché?
Non so il perché. Il dolore c’è,
eterno, sempre
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| Svegliati Europa!
muoiono i tuoi figli
muore il tuo futuro
non c’è colore che tenga
non c’è più una religione
migliore o peggiore
i bambini muoiono in mare
i tuoi Europa
nel tuo mare.
Gli altri soffrono
periscono di stenti
nelle loro
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| I bruchi primigeni
non hanno fiaccato
la tempra di una ragazzina milanese
sofferente e dolorante
per i lutti familiari
i dolori dell’anima.
Gli indifferenti
si giravano dall’altra parte
la Svizzera guardava alle carceri.
Parte Liliana
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| Nella prossima vita
mi innamorerò di una donna kurda
anche lei farà lo stesso
mi chiamerò Dîyar
sarò per lei un regalo
lei si chiamerà Gona
sarà la mia
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| Sono africano di colore indefinito
Nero ma non troppo
Bianco quanto basta
Scuretto così così
Si vede però che sono africano
Anche un po’ ebreo - ci sta –
Ho un nome un cognome
Una data di nascita un luogo di nascita
Non sono in lotta con
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| Salvi i piccoli sotto le macerie
con un occhio al soccorritore
l’altro agli uomini del potere
stiamo durante le vacanze
cadono le case appena toccate
si sgretolano i muri si rovesciano
le pietre memorie di altri boati
seduti sopra il vulcano
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| Berta filava
tesseva la sua tela
teneva insieme i poveri
difendeva i loro diritti
i nostri diritti
c’è sempre un signor Magnana
c’è sempre un prezzo
per un sicario
prezzolato
c’è sempre un signor Banana
un ragno nero e
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| Morti
in mare
innocenti senza scelta
immaginando niente
a quattro anni
cosa puoi immaginare
ti affidi alle mani sicure
di un padre di una madre
acqua e terra pari sono
si chiama futuro
una parola poco metabolizzata
i cuccioli di uomo si
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| Tira la pietra
il bambino proprio in mezzo
là dove è più forte il dolore
dell’uomo maschile
non importa
se è un tiranno
un governo
democratico
autocratico
un governo d’ordine
non vuole rompimenti di coglioni
non
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