destionegiorno
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Sono nato a Locri (RC) il 23 settembre 1957 nella casa del Gelsomino, nel quartiere della Ficandianara tra il mare e gli aranceti della costa ionica. Ho vissuto fino al 1970 a Santa Caterina dello Ionio (CZ) in mezzo alle Serre calabresi e mi addormentavo con la luce del faro di Punta Stilo. A ... (continua)
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Giuseppe Monteleone
Le sue 279 poesie in Amore
| Ogni tanto la taglia con cura
direi con amore guidato dallo specchio
di Biancaneve rubato tante favole fa
nel reparto di un supermercato
sfilato dal carrello della spesa
ad una regina medievale.
Nonostante l’accortezza lo specchio
non risponde
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| È l’indifferenza un sentimento
dei migliori un’attenzione certa
chi sviluppa l’indifferenza ti conosce bene
non dico nel profondo ma quasi
e non è filosofia la mia è certezza
saggezza di abitudini riflessioni
come solo l’esperienza può
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| Ti ho amato subito
in questa giornata di pioggia.
Mi piace vedere una donna
stendere i panni
sul terrazzo prospiciente.
Ho anch’io un piccolo terrazzino
ci sta giusto la lettiera del gatto.
Vedo le mollette
tutte della stessa misura
dello
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| E un giorno in più
Che sarà per la bellezza?
Un giorno in più per la bellezza
non è filosofia d’accatto
l’eternità non si misura in giorni
la bellezza e lo splendore
non si contano a settimane
meno che mai a mesi o anni
vero che le rughe
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| Sulla mia strada
fui cammelliere
un miraggio
l’acqua di oasi
una palma per ripararsi
all’ombra.
Una strada la nostra
si incrocia all’improvviso
lo sguardo
si spostano le visioni della vita
gli anni passano
nell’indeterminatezza
nel
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| Divina come sai essere
hai sporto la tua preziosa mano
all’intollerante pioggia autunnale
per un serale saluto
un ombrellino troppo piccolo
ha fatto bagnare il regale capello
pronto il cavallo
è partito per le innevate
montagne delle fiabe
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| Ho litigato con la mia musa
cerca in tutti i modi di impedirmi
di esercitare le mie prerogative
lei è musa e io poeta
lei è donna e io uomo
lei è immortale e io mortale.
Il nostro punto di incontro è il verso
smetterò di scrivere
per non
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| È difficile vedersi a Milano
è grande la piazza
eppure so che ci sei.
È vero c’è tanta gente
è giorno di mercato
passano i campagnoli
con i loro cesti di verdura
le uova delle padovane
le verze lombarde.
Non hai sui capelli
il fazzoletto
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| Capirò il tuo amore infine
dolce come miele di robinia.
Eri mirto
selvatico come l’aspra montagna
delle tue origini
anche amara mi piacevi
nei luoghi dell’ascetismo
tra il Morrone e il mare
profumi di rosmarino
di salmastro
di acqua
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| Non lo è mai stato
tanti stagni tanti rospi.
Vorrei incontrarne una
con le sue lunghe trecce
mi accontenterei anche di una sola
annodata alla maniera antica.
Insieme alla torre c’è sempre il drago
ecco perché fa ancora caldo
si tiene sempre in
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| In attesa della vendemmia autunnale
tardiva
tanto sole tanta acqua
si aspetta il succoso
grappolo di Zibibbo
scoperto per caso
tra la Malvasia bianca e nera.
Il fragolino spinge.
Arrivano gli uomini e le donne.
Arriva la macchina
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| Le senti le cicale sui rami dei pini marittimi
sono lontane dal mare le cime degli alberi
eppure il loro canto d’amore è quello
delle sirene dell’amato golfo di Squillace.
Da bambino ascoltavo incantato il suono
strano sugli alberi immensi vicino
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| Il rumore del mare è dolcezza primordiale.
Sono nato vicino al mare per un destino antico
Il rumore del treno è dentro le mie orecchie
Emigrante da sempre i primi vagiti si confondono
Con il ciuff ciuff della littorina Taranto- Locri
Viaggi nella
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| All’alba avrei bussato
alle porte e finestre
del tuo cuore
a quella finestrella con le imposte
sconnesse in più punti
dove la luce filtra.
Il primo raggio del mattino
(il mio)
ti colpisce
ti sveglia.
In alternativa
mi trasformo in
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| Oggi ho pensato a te
alla tua eleganza
al tuo stile prezioso
alla sinuosità dei tuoi movimenti
alla tua bellezza insomma
mandarti delle rose
...e poi una... mi sembrava così banale
tutti mandano rose e tulipani
soprattutto gli innamorati
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